Amore misterioso e sofferto, interesse pasoliniano e ispirato a De André per gli ultimi, i dimenticati, gli scarti, quelli che sfuggono il consenso e vengono schiacciati non riuscendo a trovare duraturi contraltari alla disperazione: questi i temi dei versi da poco, come luci accese sulle contraddizioni del mondo occidentale. Versi che hanno, e avranno, sempre effetti su tutti noi. La vera missione della poesia.
pag.68 – Isbn 978-88-68927-97-4
Copertina: Graphic Montag
Giovanni –
Versi delicati colmi di mistico amore. Un viaggio al centro della sua sensibilità
Renata Di Piazza –
Versi non certo da poco questi di Silvia D’ Asaro,anzi molto,ma molto
densi di intuizioni,riflessioni e sentimenti dominati dalla ricerca di una parola che rispecchi e rispetti un pen- siero divergente e problematico.
Gli amori raccontati con ironia e implacabile lucidità, le miserie di” un’ epoca boia di ogni poesia”, i moti della coscienza,i giochi linguistici che ridono di una certa atmosfera fururista danno corpo a un viaggio alimentato dalla consapevolezza che il senso dell’ esistenza è un orizzonte da definire e ridefinire incessantemente.
Lorenzo –
A dispetto del titolo, questi versi interrogano e scandagliano in profondità con un dipanarsi sottile di intuizioni, autocritiche senza sconti, sotto lo sguardo impietoso di una coscienza severa che sembra aver centellinato e affinato negli anni il gusto dell’auto analisi, della ricerca di senso, il desiderio di non rinunciare ad una solida e costante (ri)costruzione di sè e il bisogno di condividere emozioni e paure.
Giovanni –
Non lasciatevi ingannare dal titolo: è una lettura più impegnativa del previsto, ma che offre tanti spunti di riflessione profonda. A me è piaciuto e lo consiglio vivamente. Spero di poter leggere presto altri versi dell’autrice.