In un tempo caratterizzato dalla cultura del risparmio e dall’attenzione a non sperperare, questa silloge racconta di amori vissuti e immaginati percorrendo il filo dell’eccesso. Un sentiero che guida il lettore lungo un disequilibrio ragionato che viaggia tra natura e amore, dove quest’ultimo è protagonista feroce e coraggioso, sincero e privo di compromessi o condizioni. Dal nucleo centrale irrompe la luminosità travolgente di un sentimento forte nei confronti della natura, che si carnifica e diventa ora sostituto, ora metro di paragone con la persona amata. Si scava nella distanza tra terra e cielo, nella banalità degli accadimenti quotidiani per cogliere, senza “badare a spese”, la Bellezza che ancora c’è.
pag.62 – Isbn 978-88-68926-64-9
Copertina: Cristofaro Gentile
Barbara Calandro –
Perché leggere questo libro?
Perché parla di Amore, declinato nella sua forma più primitiva e selvaggia. Pura.
Amore come desiderio, Amore come passione, Amore come abbandono.
Amore come rimpianto, Amore come anelito che non trova realizzazione.
Amore come fuoco che arde e vive,
o brucia, riducendosi in cenere…
E poi perché in esso è contenuta una richiesta, implicita, ma precisa: elevarsi, fare uno sforzo per abbandonare l’immediatezza delle cose veloci e semplici, e sperimentare una iniziale difficoltà che si rivela, invece, l’accesso ad una dimensione di grande consolazione.
Il piacere e le atmosfere di questa lettura, valgono tale sforzo.
Che diventa sempre più lieve e ci abitua ad un ritmo nuovo, presto irrinunciabile.
Fatevi un bel regalo: un’anima, un cuore.