Cosa può produrre l’odio e l’ambizione dei potenti in un’epoca in cui le differenze sociali erano discrimine ineludibile, le donne esseri inferiori per definizione quando non streghe, la peste l’espressione della volontà di Dio di punire i peccatori e non un morbo, e la Ragion di Stato l’unico elemento di riferimento del governo, spesso spietato e spregiudicato, dei domini del Sacro Romano Impero? Una storia come quella che si racconta in questo romanzo: una vicenda in cui il contrasto è risolto nell’odio tra un padre potente e un figlio altrettanto volitivo e determinato, una storia vera che, tra i molteplici intrighi, mette in evidenza la costrizione finanche dei sentimenti entro i rigidi schemi imposti dall’alto, e in cui il conflitto tra potere temporale e potere spirituale domina le coscienze e determina gli atti umani anche nel solido e forte Conteggio di Celje tra la fine del 1300 e l’inizio del 1400.
pag.220 – Isbn 978-88-68927-65-3
Copertina: K. e Schepper, Unsplash.com
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