Osceno è quanto va contro il senso comune del pudore, la prescrizione a schermare la propria intimità, così che ciascuno possa preservare l’illusione di essere, nel suo intimo, unico. La poesia, epifania di senso profondo, abbaglia questa convinzione e l’annichilisce, relegandola nel repertorio della comunicazione ipocrita. Con un gesto apotropaico e arrogante insieme, a volte doloroso, la poesia deve lacerare il velo che scherma la sostanza del nostro esistere, renderne condivisibile il dramma.
pag.76 – Isbn 978-88-68928-06-3
Copertina: Graphic Montag
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