Una silloge peculiare, amara, attraverso i cui versi l’autore racconta il rapporto di odio e amore con la sua terra, la Liguria. Terra che non gli appartiene e che non lo ha mai accettato. Con consapevolezza e lucidità, ci mostra frammenti di ciò che adora, di ciò che non comprende o non vuole comprendere, di ciò che ha disperatamente perduto. Un esempio di poesia come terapia, tempio, rifugio.
Pag.42 – Isbn 978-88-68925-71-0
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Giovanni Gullace, ligure, si forma all’Istituto d’arte di Imperia specializzandosi in grafica pubblicitaria, fotografia e riprese televisive.
Si trasferisce poi a Bologna, all’Accademia di Belle Arti Clementina.
Per mantenersi agli studi lavora in cucina e finiti gli studi universitari continua a cucinare spostandosi in Francia, Lussemburgo e Lugano.
Approda in cucine di alto livello dove tutt’ora svolge l’attività di Chef.
Ha esposto la sua pittura, aprendo anni fa anche una galleria d’arte.
“Effrazioni notturne” è il suo esordio titolare.
Alice –
Stupendo!!!!!