Andrea è un trentenne con una vita normale, quasi noiosa, ma che all’improvviso verrà sconvolta da un evento capace di sconvolgerlo completamente. In un mondo dove il caso dovrebbe essere incontrollabile ma viene invece gestito da persone che con freddezza e distacco provano a dominarlo, ‘l’estrazione’ è la soluzione migliore per evitare indagini e trovare un colpevole, e Andrea si rivelerà la vittima perfetta di questo sistema. Insieme al suo goffo avvocato, affronterà un percorso burrascoso e due processi, ma non prima di imbattersi in personaggi strani e peculiari durante una disavventura nella quale il caso sarà sempre protagonista.
pag.142 – Isbn 978-88-68925-16-1
Copertina: Morguefile.com
silviasepe –
Ebbene sì mio marito ha scritto un libro… E io sono così felice e orgogliosa di recensire il libro di Carmine essendone stata la seconda lettrice quando era ancora bozza…La prima è stata nostra figlia Sara.
Carmine si è cimentato nella scrittura di una storia vera romanzandola a sua maniera, con il suo spirito sensibile e tanto ironico allo stesso tempo. Una storia che abbiamo vissuto insieme a carssimi amici che sono diventati la nostra famiglia allargata, un evento che ha segnato profondamente la nostra vita, l’ha riempita e l’ha svuotata di emozioni, gesti, sentimenti crontastanti ma sempre fortissimi…”Casualità” è la riflessione di quanto la vita possa essere così labile di fronte agli eventi che ti capitano per “pura e casuale estrazione”, ma provare a trovare un senso a ciò che accade forse non serve, il senso, forse, è solo circondarsi di Amore e Amicizia.
Giusi –
Ho appena finito dii leggere il libro,l’ho trovato innovativo,originale non è semplice descrivere la malattia le paure ,il volersi aggrappare alle percentuali al gatto ed alla volpe,al caso pur di non sentirsi malato oncologico.
Ho vissuto in prima persona questa fase e mi sono riconosciuta,complimenti all’autore ed alla sua sensibilità
Consiglio vivamente la lettura del libro facendo attenzione all’inizio del racconto alle metafore
Antonio Fusaro –
Il libro,, prima ancora di ogni valutazione contenutistica, estetica metaforica o di contesto, traccia una linea narrativa universale.
Non c’è categoria umana che non tragga dalla complessa, rocambolesca, assurda e grottesca vicenda innumerevoli spunti di riflessione sui grandi temi esistenziali.
Lo stile è fluido, piano, avvincente, cinematografico, data la spiccata abilità dell’autore di descrivere con pochi elementi situazioni e circostanze sempre piene di intensità emotiva.
Ciò che personalmente considero straordinario, oltre alla freschezza del linguaggio, è la capacità di divertire nella sorpresa degli avvenimenti senza intaccare la loro intrinseca tragica natura.
La musicalità narrativa rende Carmine Vaccaro uno splendido ” trovatore” dei nostri tempi.