I Cafe Chantant erano stabilimenti tipici della Belle Époque. Si poteva assistere a brani d’opera, canzonette o a brevi recitazioni drammatiche. Gli spettacoli potevano essere osè o addirittura osceni, ma mai conflittuali. E proprio come in quei luoghi, le opere presenti in questa silloge rispecchiano quelle tematiche e atmosfere. Il lettore sarà spettatore delle manifestazioni dei sentimenti più intrinsechi e della spiritualizzazione delle sensazioni più laceranti: il rancore di chi troppo ama, la bellezza oscena dell’intimità, la nuda completezza nella mano altrui, le rughe lasciate dai ricordi amari, l’abitudine a sensazioni noiose, il rinnovamento tra vecchi dolori e nuovi sogni.
pag.40 – Isbn 978-88-68927-02-8
Copertina: Giuseppe Ammerata
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